ARTICOLO PUBBLICATO SU IL GIORNALE OFF
L’avevamo vista lo scorso settembre a Favara con #Phlebas2060, un progetto corale a cura di Luca Lagash con Dario Lanfranca che rievocava in chiave contemporanea la storia del commerciante fenicio Phlebas, l’Odisseo senza Itaca della poesia in Death by water di Thomas Eliot: naufragio, inabissamento e salvazione. L’acqua è un elemento che ritorna, nella produzione di Morgana Orsetta Ghini (MOG), scultrice classe 1978 di Roma: marmo e ferro sono i mezzi espressivi di una ricerca artistica che ci parla della donna, della vita e della morte e mai come ora, quando il ruolo della donna è al centro del dibattito culturale, un’opera d’arte si fa supercontemporanea.
A partire da febbraio ritroveremo MOG a Molveno con uno strepitoso progetto artistico, nato quasi per partenogenesi dalla sua esperienza siciliana: un lago in verticale.
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