PREMIO ARTE LAGUNA 2013. INTERVISTA A BEATRICE SUSA

Cara Beatrice, questa è l’ottava edizione del Premio Arte Laguna: come è nata l’impresa e perché?

Io e la mia socia, Laura Gallon, ci siamo lanciate in questa nuova avventura nel 2006. Nasciamo come studio di comunicazione e grafica, mondo nel quale lavoriamo da oltre dieci anni e, per pura coincidenza, tra i nostri clienti abbiamo avuto diverse gallerie d’arte e artisti alla ricerca di visibilità attraverso la creazione di un nuovo sito internet o di una campagna pubblicitaria. Questa è stata la miccia che ha dato vita al progetto: creare un sistema che consentisse agli artisti di avere visibilità ed entrare in contatto con la critica e il mercato, alle gallerie e ai curatori di avere accesso ad un panel di proposte artistiche internazionali davvero vasto. L’idea ha funzionato ed eccoci qui all’ottava edizione.

Iniziamo con la giuria, decisamente internazionale e di alto profilo. Oltre a curatori e direttori di musei italiani e non, ho notato la presenza di giovani virgulti e manager culturali: secondo quali direttive è stato selezionato il comitato dei giurati?

Come sempre il nostro riferimento non è solo il territorio nazionale, vogliamo che il corpo giuria sia di respiro mondiale e sia composto da esperti con professionalità ed esperienze diverse. Particolare attenzione è stata riservata quest’anno ai curatori attivi nel panorama nei padiglioni della 55 Biennale d’Arte di Venezia tra cui abbiamo individuato Miguel Amado del padiglione Portogallo e Jonathan Watkins dell’Iraq.

E come vengono selezionate le opere?

Nella selezione l’apporto personale e professionale di ciascun giurato è indispensabile ed è per questo che il corpo giuria viene cambiato quasi totalmente ad ogni edizione.Contano molto il gusto personale, le competenze, il background ed è per questo che la mostra finale ha sempre un taglio diverso dall’anno precedente. L’obiettivo è quello di mappare le proposte artistiche provenienti da diverse parti del mondo ottenendo con la mostra all’Arsenale un istantanea dello stato dell’arte contemporanea.

Oltre ai 7.000 euro per ogni sezione di concorso e alla mostra dei finalisti all’Arsenale di Venezia, sono in palio residenze d’artista, viaggi “creativi” in India (e conseguente mostra personale), mostre personali in cinque gallerie internazionali, collaborazioni con aziende di chiarissima fama e la presenza a un festival internazionale d’arte contemporanea in Slovenia, tutte occasioni importantissime per la crescita umana e lavorativa degli artisti selezionati, anche in riferimento alla lodevole iniziativa di coinvolgere nell’impresa Premio Arte Laguna realtà produttive e industriali: è stato difficile convincere gli sponsor a produrre un così grande progetto?

Non parlerei di sponsor ma di partner. Creare collaborazioni con aziende e altri soggetti privati è diventato uno dei tratti distintivi del Premio, con loro abbiamo creato un forte network che si amplia di anno in anno, per la realizzazione di specifici progetti, come ad esempio le residenze d’arte o le collaborazioni con le aziende. Le difficoltà dipendono dalla grandezza del progetto e si tratta soprattutto di aspetti organizzativi, ma nelle relazioni tutto si è sempre svolto con la massima sinergia. Vediamo un a buona partecipazione delle aziende ad iniziative nuove, a proposte che si allontanano dal loro abituale campo d’azione e che per certi versi portano in azienda una ventata di novità e linfa creativa. Poi come accade sempre si incontrano imprenditori più o meno “sperimentatori” ma in linea generale l’entusiasmo e la partecipazione sono molto presenti.

Continuerete a seguire gli artisti vincitori anche dopo lo show?

Lo facciamo ad ogni edizione del Premio, la mostra è solo il punto di partenza! La realizzazione dei premi assegnati che vanno dalle mostre in galleria, alle residenza, alle collaborazioni con aziende e festival vengono seguite, ma anche comunicate con newsletter, attraverso i social network e anche nel nostro sito internet. Abbiamo creato anche la sezione …to be continued che ha proprio l’obiettivo di dar voce a ciò che gli artisti realizzano nella loro carriera dopo la partecipazione al Premio Arte Laguna.