PAOLO CAVINATO | RESONATOR – CAP. I

0 Posted by - April 2, 2015 - Kritika segnala, Recensioni

Andate a vedere la mostra di Paolo Cavinato, alla sua terza personale da The FlatMassimo Carasi di Milano: Resonator – cap I, esito dei progetti sviluppati dall’artista mantovano durante il semestre di residenza artistica a Shanghai presso lo Swatch Art Peace Hotel.

Nel grande spazio espositivo della galleria potrete osservare (e perderci la testa) l’installazione Protection, una struttura costituita da 192 tubi in alluminio e vernice industriale che formano 16 strutture  (8 + 8) intersecanti come un guazzabuglio modulare à la Esher, che si accompagna alla serie inedita Seal, tre opere a intaglio su carta cinese speciale che ne rappresentano in certo senso il contraltare bidimensionale.

Nucleo centrale della mostra, Protection è una scultura potenzialmente in divenire, convertibile, espandibile ad libitum, che si adegua agli spazi abitativi occupandone i luoghi (ricordiamo che questo progetto riceve l’influsso del panorama architettonico di Shangai, dove è stato originariamente concepito e degli ambienti abitativi dello Swatch Art Peace Hotel).

Ci piace pensare che, con questa distinzione spazio/luogo, Paolo Cavinato abbia tradotto in senso tridimensionale il-mai-nato Libro dello Spazio di Edmund Husserl, dove il filosofo tedesco ci parlava dello spazio fisico, sensibile, a partire dal suo stesso “attraversamento” prodotto dai luoghi che di volta in volta noi occupiamo, spostandoci, col nostro stesso corpo.

Husserl definiva per questa ragione lo spazio, con un’espressione quasi poetica, come  dinamismo della lontananza.

Ed è interessante ritrovare questa nozione filosofica nella scultura convertibile di Paolo Cavinato, i cui contorni potenzialmente in divenire sagomano i luoghi nello spazio.
 

 
Paolo Cavinato | Resonator – cap. I

The Flat Massimo Carasi
via Paolo Frisi 3, Milano
carasi-massimo@libero.it
www.carasi.it

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