Anche quest’anno il reporter di fiducia kritika Giacomo (di)Vanetti è stato i nostri e i vostri occhietti.
Dal carcere all’ospedale, nuova location (si dice così no?) per The Others edizione 2016; l’ex Ospedale Regina Maria Adelaide, “Istituto chirurgico ortopedico” reca la targhetta ancora visibile all’ingresso, si è trasformato da luogo di dolori a luogo di piaceri.
Tutti contenti anche qui i galleristi: stand più ampi (e per forza, quando la fiera si svolgeva all’ex Carcere Le Nuove gli ambienti espositivi erano celle, ora sono vere e proprie stanze) e tanta, tantissima gente. Mi chiedo però se fra la tantissima gente con la birra in mano ci fosse anche qualcuno con l’assegno per l’acquisto di un quadruccio o di una fotografia.
Sabato alle 23 c’era la coda all’ingresso, ma come si suol dire “business as usual” e quindi l’unica cosa che veramente dovrebbe contare in queste rassegne è la presenza di un paio di collezionisti in mezzo alla coda.
Avvistato Massimo Minini a conversare con Guido Cabib mentre il sottoscritto sorseggiava il vin brulè dove una volta sostavano le ambulanze.
Ad ogni modo, spazio bellissimo ed estremamente suggestivo, gallerie buone (Mc2gallery, Riccardo Costantini, The Format, E3, Martina’s Gallery, Temporary Art Gallery di Paola Sosio, Fedeli alla Linea) e altre esperienze, come dire?, un po’ rockarolla, ma va bene così, il format della fiera è quello.
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