IVANO SOSSELLA FEAT ANGELA LOVEDAY

0 Posted by - February 10, 2015 - Interviste
L’avevamo lasciato con Vanni Cuoghi e Christian Zucconi a parlare di attitudini dorotee e del divin marchese. Ora il Nostro ri/torna ri/portando con sé il famigerato Donatien-Alphonse-François: a volte ritornano, come diceva Stephen.

E’ questa la volta del dialogo kritiko con un’artista dalla quale non poc* colleg* avrebbero da imparare.

Non mi riferisco tanto e solo alla qualità del suo lavoro -che, per chi ancora non se ne fosse accorto, è ineccepibile, o “favoloso”, per citare il grandissimo Jerry Saltz-, ma anche alla sua attitudine professionale e intellettuale: stiamo parlando di Angela Loveday, di cui già vi parlammo qui.

Come sempre, l'”intervista”, molto “speciale”, è stata realizzata senza peli sulla lingua -quanto detesto i luogocomunismi!- e in totale libertà via Facebook e come sempre noi orecchiuti l’abbiamo origliata per voi e ve la proponiamo qui.

Buona auscultazione.

(Emanuele Beluffi)

 
 
Ivano Sossella usw
Angela non c’è un pixel nelle tue foto che sia fuori posto . Non parlo di perfezione (che in verità è a portata di chiunque) ma della evidenza che ogni micro-tak sia curato per-bene. È la tua aspirazione questo per-bene? Sai già che sempre e comunque vince il perbenismo in arte?

Angela Loveday
Le teorie che più apprezzo sono quelle della sezione aurea e della gestalt…

Ivano Sossella usw
Un po’ come quando Alice dice allo Stregatto:”in tutto c’è una spiegazione/morale, basta trovarla “?  Alice è tua sorella vero?

Angela Loveday
Beh il mondo di Carroll mi affascina molto. Potrei dire che Alice, più che mia sorella, potrebbe essere il mio alter ego. Anche se la “mia” Alice è più oscura. A tratti più crudele e molto più disincantata dell’Alice di Carroll…

Ivano Sossella usw
Beh Alice non ne ha azzeccata una ma ci stava, alter ego o no… si tratta in fondo di credere che esista qualcosa oltre l’ apparenza. I beati lo credono ad esempio. Così se vedo tue foto, se non altro, ho il sollievo di non veder nulla in più di quel che appare. Insomma, c’è nulla oltre una immagine, intendo. Proprio niente.

Angela Loveday
..In verità c’è un mondo oltre l’immagine. Hai mai giocato a Silent Hill?

Ivano Sossella usw
zero mi dispiace: non mi distacco dalle carte da gioco ma online vedo immagini tratte dal gioco (realizzate, tra l’ altro, con la tavolozza che è finita in mano a tantissimi pittori…)

Angela Loveday
È un gioco per la Play Station. È ambientato in una città che ha un mondo parallelo. Mi piace pensare che anche le mie immagini siano delle “finestre”, dei portali verso mondo paralleli, onirici e legati alla parte più oscura e profonda della psiche

Ivano Sossella usw
…è solida come il marmo l’ affermazione che esista qualcosa dietro l’ immagine a patto che nessuna immagine ne sia immune: anche se ti invio un pic del mio omero, di-dietro c’è qualcosa. Domando: in cosa trovi vincente il tuo, in senso fotografico, di-dietro?

Angela Loveday
Nelle solide basi teoriche di matrice socio-psicologica

Ivano Sossella usw
“Le solide basi teoriche” sono quasi un ossimoro… le teorie di solito brillano per fragilità. Ma non importa…. A parte le basi e le matrici, se posso chiedere e passare ad altro, quel che fotografi a chi è rivolto?

Angela Loveday
…A me stessa. O meglio, è la mia psiche che tenta di dirmi qualcosa. Io mi limito ad ascoltare.

Ivano Sossella usw
E’ riferibile quel che dice la psiche o tenta di dire ? Mi riveli che ha detto ultimamente?

Angela Loveday
E’da un paio di giorni che non la sento. Forse è in vacanza…

Ivano Sossella usw
Capito…sia come sia l’ importante è stare ai piani alti…

Angela Loveday
Già, ma la storia dimostra che le idee migliori nascono nei garage

Ivano Sossella usw
anche più giù! Realizzi dei set per produrre le tue immagini?

Angela Loveday
Assolutamente si. Non aggiungo nulla in post-produzione. Sono nata con la fotografia analogica, e per me la composizione è tutto.

Ivano Sossella usw
Realizzi il set, scatti, poi disfi?

Angela Loveday
…esatto

Ivano Sossella usw
E non è uno spreco?….

Angela Loveday
Non ho mica detto che butto via le cose…Di certo non faccio ammazzare gli squali o cavalli per poi metterli sotto formaldeide.

Ivano Sossella usw
…non mi riferivo propriamente alle cose…ma ok. Non uccidi cavalli per inscatolarli? Cosa ti disturba ammazzare un animale per inscatolarlo o è la formaldeide che non sopporti?

Angela Loveday
È l’odore di animale morto e/o disinfettante che mi disturba.Già la nostra società puzza abbastanza di carogna… Preferisco alla tassidermia. E a cosa ti riferivi?

Ivano Sossella usw
Mi riferivo alla Simmenthal…ma andiamo avanti. Odore di animale morto e disinfettante: Angela dove passi le tue giornate dove vai a passeggiare di solito?

Angela Loveday
Negli edifici degli enti pubblici.

Ivano Sossella usw
e quali sono questi edifici?Passi le giornate nelle scuole, nelle poste, in fila a Equitalia, alla asl e al pronto soccorso? son questi gli edifici?

Angela Loveday
Si, per lavoro mi interfaccio spesso con queste realtà. Perchè, tu non la senti la puzza di marcio, quando entri in certi luoghi?

Ivano Sossella usw
La sento anche quando vado per boschi e me ne sazio, la sento anche altrove. Quando penso mi infastidisca penso alla canzone di Gaber. La conosci?

Angela Loveday
No, non è il mio genere musicale.

Ivano Sossella usw
Era per dire che non v’è odore che non sia, almeno un po’, quel che sono io. Ma nn ha importanza… Dunque segui il naso?

Angela Loveday
Si. Infatti uno dei miei libri preferiti è “Profumo”, di Süskind

Ivano Sossella usw
Vabbè buona lettura ! ma a me  serve ora un piccolo aiuto, un filo di Arianna.. Ora io con Teseo proprio nulla in comune ho, ma se tu mi aiutassi a trovare questo filo rosso che dal tuo naso porta alla tue fotografie uscirei dal labirinto…

Angela Loveday
Più che un filo rosso, ti servirebbe un cifrario

Ivano Sossella usw
ma un filo rosso è un cifrario: una serie di istruzioni, un algoritmo o quel che vuoi… ma qui serve la giustificazione degli ingenui: scusa ma dagli edifici puzzolenti alle foto così “soft”-tutto cercavo un ponticello… Le tue immagini sono Soft-tutto no?

Angela Loveday
Non definirei le mie foto soft; anzi. Spesso le mie foto parlano di solitudine, abbandono, perversione, violenza. Il tutto mescolato a concetti religiosi quali la redenzione, la punizione, il senso di colpa. L’estetica “soft”, o se vogliamo dire “patinata” diviene un ulteriore livello, che viene sovrapposto al reale significato/messaggio che l’opera vuole trasmettere

Ivano Sossella usw
Insomma una mescola, come si diceva una volta, piccolo-borghese? Ossia temi che hanno nella loro natura l’ indigeribilità resi commestibili dalla patina accattivante? In altre parole, bella fuori e cattiva dentro? Cosi le cose si equilibrano e non fan poi così male?

Angela Loveday
Temo che l’analogia non sia adeguata. Qui si parla di diversi livelli di lettura e interpretazione; l’estetica funge da deterrente, così come, nelle opere di D.A.F. De Sade, la pornografia celava in verità una profonda critica sociale e politica.

Ivano Sossella usw
Il porno già…ossia la voglia della voglia come ripeteva Carmelino… eppure eccolo lì che arriva puntuale il De Sade a sistemare tutto. Sempre De Sade mah…Che poi il porno nasconda qualcosa è la favola bella che ieri t’ illuse. Il porno non nasconde niente, non ha altro riferimento che se stesso… è autoreferenziale al cubo (con la b)… Cosa questa che certo non manca alle tue foto che a mio vedere parlano solo di loro stesse. Di nient’ altro. In questo si, sono pornografiche.

Angela Loveday
De Sade, in verità, utilizza la pornografia come specchietto per le allodole. Se tu presti attenzione alla struttura delle suo opere, noterai che la parte pornografia è spesso un (breve) preludio a lunghe disquisizioni di ordine socio-politico. Le “scene” pornografiche che egli illustra altro non sono che un “contentino” che egli concede alle persone che si avvicinano alle suo opere con un intento meramente erotico. Ma il tema centrale delle sue opere è di tutt’altra natura. E in pochi lo hanno capito. E questa era la sua forza, perché egli stesso dichiarava: “Mi rivolgo solo a coloro che sono in grado di comprendermi, e so che costoro mi leggeranno senza paura”.

Ivano Sossella usw
De Sade mentiva in ogni cosa e questa citazione diciamo non è uno dei suoi punti di maggiore altezza. Buona e di effetto per una quarta di copertina si direbbe oggi. E poi intravvedo un po’ di confusione tra erotismo e porno. L’ arte può certo trattare il tema dell’ erotismo ma la sua natura è pornografica: esibisce, mette in scena la sua vocazione, se ne è capace, superandola. Sempre. Non v’è spazio, palcoscenico, muro, stanza che possano davvero contenere un opera d’ arte. Si tratta di una pratica squisitamente oscena, parente, nel cuore, del porno. Al contrario dell’ erotismo che altro non è che la forma colloquiale di bisogni primari. Non è che inciampi nel presunto erotismo e ti fermi lì?

Angela Loveday
Non credo, dopo aver fatto una tesi di laurea di 200 pagine sul tema dell’erotismo e della pornografia, di essere il tipo di persona che le confonde. Quella di Sade non era una vocazione, ma una forma mentis. Ad ogni modo, potremmo stare a discuterne per giorni. Ho usato l’esempio di De Sade per metaforizzare i diversi livelli di “lettura” semiotica delle mie opere. Spesso sono le persone ad “inciampare”, come dici tu, al primo livello. Il problema è che non si rialzano.

Ivano Sossella usw
No non parleremo per giorni di De Sade e invece ti regalo l’ Histoire de l’œil… che Simona anche al Marchese potrebbe insegnarla. Chissà magari anche a te. Grazie Angela!
 

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