FRANCO FONTANA | FULL COLOR

0 Posted by - February 21, 2014 - Recensioni

Con grande voglia di raccontare Franco Fontana ritorna a Venezia in una densa retrospettiva che parla dei suoi viaggi ma soprattutto della sua fede nel colore. Le eleganti pareti delle stanze a Palazzo Franchetti si aprono sui grandi spazi coltivati del paesaggio italiano, si insinuano negli angoli e nelle fessure di case anonime d’oltreoceano, ospitano altrettante anonime figure con le loro ombre, si affacciano su un mare sempre calmo e   diverso. Un mare minimalista, con un orizzonte che ricalca una linea che potrebbe essere quella di Newman, il sublime dei suoi spazi cromatici totali.

La fotografia diventa forma e colore che significano solo se stessi e nient’altro. Solamente luogo e data a didascalia costringono gli scatti a un ruolo descrittivo che accettano malvolentieri. Ma è anche vero che la sorpresa e il divertimento stanno proprio nel constatare il dato reale dietro un colore e una forma a prima vista autonomi. E’ nell’astrazione infatti che la vocazione creativa di Franco Fontana ci regala i migliori risultati. Muri, finestre, tetti, cielo e campi scompaiono in geometrici arabeschi coloratissimi e deliziosamente decorativi. L’occhio non è più in grado di ricostruire una gerarchia di piani e profondità. L’inquadratura, soffocando il soggetto, diventa l’espediente fondamentale per disorientarci e farci dimenticare il contesto quotidiano nella quale si è infiltrata. I particolari, distillati, si amplificano a dismisura e allenano il nostro occhio all’indagine urbana. Perché per vedere qualcosa è necessario prima cercarla, sapere che ci sia. Ci diciamo allora d’accordo con Franco Fontana quando afferma

trovi solo quello che conosci e capisci solo quello che sai

Lo dice anche agli allievi dei suoi corsi di fotografia (che, tiene a ribadire, sono discorsi sui concetti e non sulla tecnica), sguinzagliati per le vie alla ricerca affannata del rosso, perché così poi “lo trovano sempre”.

L’uso sfrontato e serenamente dichiarato del collage e della saturazione alimentano l’atmosfera zen dei suoi soggetti. Il colore e la forma si guadagnano il palcoscenico, come era successo già negli Stati Uniti degli anni Sessanta e poi, con qualche ritardo, anche in Italia. E nella Mantova dei suoi anni Fontana trova infatti quel tanto di terreno fertile che basta per coltivare la via del concettuale (qui, nel ’68, una tra le prime delle sue numerose personali), come in breve tempo farà Ghirri, suo metafisico conterraneo.

Il vedere di Fontana è rigoroso nella scelta perché risponde a un impulso interpretativo, un cromatismo consapevole e funzionale alla lirica tutta personale delle sue immagini. “Cancellare per eleggere” è una linea di condotta alla quale l’artista non si è mai sottratto e che gli ha permesso in qualsiasi momento di ritagliare una realtà su misura al suo modo di essere e di sentire il mondo.
 

 
Franco Fontana | Full Color
A cura di Denis Curti

Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti | Palazzo Franchetti
Campo Santo Stefano 2842, Venezia

www.civitatrevenezie.it

www.istitutoveneto.it

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