FRANCO DONAGGIO. I LUOGHI DELLA MENTE

0 Posted by - March 18, 2013 - Recensioni

In occasione del Photofestival di Milano la galleria Amy-d Arte Spazio di Milano presenta I luoghi della mente, personale di Franco Donaggio, fotografo e graphic designer nato a Chioggia nel 1958 e trasferitosi a Milano nel 1979, pluripremiato per i suoi still-life e riconoscibilissimo nel mare magum di produzioni d’immagini in bilico tra arte e fotografia, realtà e astrazione.

In mostra due raccolte di fotografie, Station e Prima del Giorno, sotto il titolo I luoghi della mente: fotodinamismi sincretisti di figure in movimento e architetture di volumi elementari, monolitiche e di scala colossale, in rigoroso bianco e nero a rappresentare spazi metafisici e atmosfere oniriche, immobili e silenti, scolpite con la luce e le ombre.

Franco Donaggio nella serie Station concettualmente rende omaggio al fotodinamismo sperimentato dai futuristi, in particolare Anton Giulio Bragaglia per la fotografia e Umberto Boccioni per la pittura, dove non sono i viaggiatori i protagonisti, bensì gli stati d’animo di individui anonimi, immersi nei moti della stazione, nell’ansia dell’attesa, della partenza o dell’arrivo di qualcuno, dove tutti sono nessuno, impressioni filiformi fagocitate dal dinamismo, ombre, personaggi liquefatti ectoplasmatici che si scontrano in zone d’ombra. La stazione per Franco Donaggio è un presupposto compositivo dell’analisi del movimento e delle articolazioni possibili tra luce e ombra, dove il vero e il falso s’intrecciano nel segno dell’ambiguità dell’immagine: la sua fotografia è un luogo mentale in cui transitano silhouettes fluide sospese nello spazio, evocanti gli evanescenti pretini di Mario Giacomelli. I suoi viaggiatori dai passi frettolosi, oltre il tempo e lo spazio, sono individui precari in cerca della propria ombra come prova inconfutabile di esistenza: siamo noi animali urbanizzati, travolti dal moto della vita compresa tra nascita e morte. Di corsa sul binario del destino, ognuno di noi ha il suo vagone ma nessuno sa quando e come arriverà a destinazione. Donaggio in questa serie si sbilancia fra toni cupi dagli effetti pittorici simbolisti-espressionisti tracciando sagome di una umanità senza volto, fagocitata dalla solitudine.

Nella serie Prima del Giorno l’autore passa invece dall’indagine del fotodinamismo alla staticità dell’architettura intesa come pura forma, con urbanistiche maestose in rigoroso bianco e nero, secondo la tradizione fotografica novecentista di costruzioni improbabili, spazi utopistici, post-neoclassici, visionari, esplorando distorsioni geometriche e templi della solitudine. Il fil rouge con la serie dei viaggiatori è la solitudine urbana dell’uomo contemporaneo, declinata nella configurazione di un’urbanistica colossale, dove il cittadino non è protagonista ma ospite sgradito.

Queste immagini sono più recenti e innovative rispetto a quelle della prima serie, perché se da una parte risentono dell’inadeguatezza bidimensionale dell’immagine fotografica, che a Donaggio sembra non bastare più, dall’altra le architetture dell’assurdo sembrano già pronte per uno sviluppo nella terza dimensione, con l’obiettivo di rappresentare surrealtà permeate da nuove tecnologie che esprimano la contemporaneità di ambientazioni classiche, paradossali e visionarie, sullo stile di Etienne Ledoux e Louis Boullée.

Franco Donaggio | I luoghi della mente
Amy-d Arte Spazio

 

Note didascaliche:

STAZIONE (28 immagini) – edizione limitata di 25 esemplari numerati e firmati sul retro – gelatin silver – 40×50 cm – Courtesy Amy-d Arte Spazio, Milano

PRIMA DEL GIORNO (40 immagini) – edizione limitata di 5 esemplari, numerati e firmati sul retro – stampa giclée 110×147 cm – 40,7×54 cm – bordo bianco incluso 2 cm – n°2 prove d’artista a formato variabile – Courtesy Amy-d Arte Spazio, Milano

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