Martedi 1 ottobre 2013 si inaugura la personale di Enrico Savi dal titolo Ego CumTemplo, accompagnata da un volume con interviste a Pierantonio Tanzola, Alan Rankle, Roger Weiss, Valentina de Mathà e Claudio La Viola.
La parola Templum, spesso tradotta con tempio, designava, in origine, lo spazio immaginario che l’Augure (il sacerdote romano) segnava nei cieli con la sua bacchetta per circoscriverne la porzione entro cui avrebbe osservato il volo degli uccelli per trarne gli auspicia, i segnali divini. Successivamente il termine è passato a identificare un’area, una porzione di spazio ritagliata dal mondo, recintata e destinata a ospitare un luogo consacrato (affine a temno, temenos, che in greco indicava il recinto sacro). Quindi, non tanto l’edificio o la costruzione in sè, quanto la delimitazione di uno spazio per un determinato culto, sia sacro che pagano. Contemplare deriva appunto da cum (per mezzo) templum (lo spazio), e quindi “fissare lo sguardo su qualcosa che susciti ammirazione e stupore”. L’atto della contemplazione è un atto riflessivo, dunque, che fissa un punto concreto per meditare e trascendere all’infinito.
I templi moderni, o per meglio dire templa, sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana: si pensi al significato della città che sale e all’importanza dell’architettura nella definizione di una cultura e di una civiltà. La macchina fotografica, il mezzo utilizzato da Enrico Savi, è intrinsecamente un mezzo di contemplazione: fissa sulla pellicola un momento particolare o la sovrapposizione di diversi istanti che formano un divenire. In mostra vengono presentate 15 opere per le quali non solo il termine contemplare è interconnesso con il mezzo con cui sono prodotte, ma anche i soggetti sono templa, ossia luoghi di meditazione e ammirazione, siano essi edifici sacri, musei o spazi reali o immaginari.
ENRICO SAVI | BIOGRAFIA
Enrico Savi nasce nel 1976 a Milano, dove vive e lavora.
MOSTRE PERSONALI
2013 Ego CumTemplo, Federico Rui Arte Contemporanea, Milano
2012 Flore-Alia Vertigo, Nur Gallery (di Arsprima), Milano, a cura di Silvia Bottani
2010 Imaginaria, Federico Rui Arte Contemporanea, Milano, a cura di Federico Rui
2009 Luoghi dell’immaginario, Castello Visconteo, Spazio dovevaccadere, Legnano, a cura di Flavio Arensi e Laura Luppi (catalogo ed. Allemandi con testi critici di I. Zannier, F. Albanese e L. Luppi)
Enrico Savi, A Campus Point, Politecnico di Milano, Polo Regionale di Lecco, Lecco, a cura di Francesca Brambilla (catalogo con testo critico di F. Albanese)
2008 Enrico Savi, Chiesa di Santa Caterina, Arezzo, a cura di Fabio Migliorati (catalogo con testo critico di F. Migliorati)
2007 Enrico Savi, Galleria Pittura Italiana, Milano, a cura di Federico Rui (catalogo con testo critico di F. Rui)
MOSTRE COLLETTIVE
2013 Sublimate Sublime Subliminal, Lloyd’s Club + Underdog Gallery, London (UK), a cura di Alan Rankle
Εκλεκτικός, Bildung Art Gallery, Pesaro, a cura di Christina Magnanelli Weitensfelder e Alberto Zanchetta
2011 Imaginary landscapes, Heliopolis Project Space, New York (USA), a cura di Gaia Conti and Paola Omboni
Rankle & Reynolds + Enrico Savi, Mya Lurgo Gallery, Lugano (CH),a cura di Emanuele Beluffi (catalogo con testo di Emanuele Beluffi)
2010 Fotografie contro la leucemia con Mario De Stefanis, Galleria BelVedere, Milano, a cura di Gloria Norfo, Toni D’Ambrosio e Massimo Mangione
Finale Premio Parati, Vittuone (MI), a cura di Silvia Bottani e Laura Luppi (premiato)
Il canto degli alberi, Federico Rui Arte Contemporanea, Milano, a cura di Federico Rui (con catalogo)
Cantiere Milano.Expossible?, Fondazione Corrente, Milano, a cura di Jacopo Muzio e Giacomo Magistrelli
2008 Figurati!, Museo Officina delle Arti, Reggio Emilia, a cura di Federico Rui
2007 Figurati!, Galleria Pittura Italiana, Milano, a cura di Federico Rui
Amref: 50 anni, Casa del Babuino, Roma
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