#dadavenice | Brindisi all’Arte e a Venezia | Hotel Savoia & Jolanda

0 Posted by - August 31, 2017 - Kritika segnala

#dadavenice è un tributo alla splendida Venezia e a Peggy Guggenheim, con una serie di opere speciali dedicate all’indimenticabile mecenate delle arti, che disponeva di una stanza presso l’hotel Savoia & Jolanda.

#dadavenice è un’esposizione di opere da vivere e indossare: un omaggio a Venezia e a Peggy Guggenheim, che non solo amava l’arte “alle pareti” ma anche quella da indossare. Ricordiamo infatti Yves Tanguy, che nel 1938, in occasione della sua personale nella sede londinese della galleria Guggenheim Jeune, le regalò due orecchini, dipinti “miniaturizzati” da indossare.

guggenheim-venice.it/collections

Peggy Guggenheim ne avrebbe però indossato uno solo, per accompagnarlo a quello che in seguito Alexander Calder le avrebbe donato durante l’inaugurazione della galleria-museo di New York Art of This Century (20 ottobre 1942): l’eccezionale mecenate sostenne e dimostrò così la propria imparzialità tra astrattismo e surrealismo.

DEBORA BASEI #dadavenice

Espressione di arte in movimento e riflesso di una parte profonda di noi stessi: un’arte non più statica, ma indossata e vissuta in ogni istante, un concetto metafisico che va oltre la materia e il suo utilizzo, supera il concetto di design per sfociare in pura arte condivisa, in un “ambiente” dinamico come è la vita stessa.

Ecco quindi che con questa collezione di arte da indossare Debora Basei crea un connubio tra le varie forme e dimensioni dell’arte visiva e della creatività (pittura, scultura, installazione, fino a sconfinare nella moda), percorrendo gli stili (romantico, dark, classico, a seconda dei concetti e materiali utilizzati). Superando la staticità dell’identità e della serialità, coinvolgendo emotivamente l’individuo e accompagnandolo dall’interno della propria dimora nei suoi viaggi fisici e mentali.

La collezione artistica di Debora Basei è una relazione dinamica, fra la persona e la collettività in cui la persona agisce: “Valorizzazione e condivisione di energie che hanno lo scopo di moltiplicarsi nell’infinito”.

Con questa forma d’arte ci ritroviamo vicini sia alla corrente dadaista (per l’abbinamento inconsueto dei materiali), che al filone surrealista (per la parte di opera che, staccandosi, esce dal luogo fisso per viaggiare in luoghi aperti).

E’ il dinamismo futurista espressa dal superamento della staticità e dalla volontà di “mettersi in viaggio” con l’uomo per abbracciarlo, nel suo percorso spirituale in quegli ambienti (stazioni) dipinti dall’impressionista Claude Monet oggi sempre più frequentati, luoghi da contaminare artisticamente.

Ogni opera esprime uno o più concetti che fanno parte dell’esistenza umana: il sogno, l’amore, la passione, il dolore e queste opere nella fattispecie sono dedicate a Venezia città di per sé riconosciuta come un’opera d’arte, fonte di emozioni, visioni, tradizioni che nel caso di #dadavenice vengono colte e interpretate oltre ad ogni tradizione: sono i vari materiali usati (piume, vetri, carta, pizzi e merletti appartenenti alla città e alle sue isole) che danno vita ad una reinterpretazione in chiave dada-surreale della Venezia che da sempre affascina il mondo intero

Ciascun opera, unica ed irripetibile, racchiude in sé il romanticismo un po’ decadente della sofferenza materica, esaltata però dalla consapevolezza che l’uomo, grazie alla sua anima (energia), è eterno: da qui l’esigenza di compiere quel percorso, che è personale ma si estende all’insegna dell’amore universale: “tutto può dare vita a tutto perché la realtà è fatta di niente solo di immaginazione tangibile”.

Ogni opera diventa in questo modo espressione moderna di un concetto filosofico, l’evoluzione di quanto nella storia dell’umanità è stato contemplato, fatto e scritto. Una fusione tra il presente e il passato con una volontà romantica di ritorno alle origini, all’Assoluto.

www.dadadebora.it

I disegni di queste opere sono tutti di parole
Le parole sono una sorta di ringraziamento a Peggy o al nostro stesso essere che guardando Venezia si emoziona.

Un’opera di #dadavenice non è solo una borsa, ma un’opera d’arte che si stacca dal quadro e “viaggia” nel mondo della condivisione: è come indossare un quadro, è come prendere per mano una scultura, è come abitare in un’installazione.

#dadavenice è espressione di arte in movimento come parte profonda di noi stessi. Per essere vissuta in ogni istante del giorno o della notte.

E’ un concetto metafisico che va oltre la materia per diventare uno stile di vita. Giochi di essenze e apparenze di tangibile e intangibile, arte funzionale che stimola il pensiero, valorizzazione e condivisione di energie che hanno lo scopo di moltiplicarsi nell’infinito.

Gli accessori delle opere di Debora Basei sono tutti realizzati nell’ambito del progetto Ricrearti, che si avvale del benestare del Museo Peggy Guggenheim di Venezia

L’Artista con queste creazioni desidera sostenere progetti legati all’Arte come Associazioni, Fondazioni, Riviste d’Arte, Enti e Istituti che operano nell’ambito sociale.

Hotel Savoia & Jolanda
www.hotelsavoiajolanda.com

L’hotel si affaccia sul bacino di San Marco, nel cuore della laguna di Venezia, ed è situato a pochi passi dalle più importanti attrazioni di Venezia, tra le quali spiccano: Piazza San Marco, il Palazzo Ducale, il Ponte dei Sospiri e la Biennale di Venezia. All’interno delle stanze gli arredi scelti sono tra i più esclusivi e i cristalli in vetro hanno la firma dei grandi maestri vetrai di Murano. La terrazza fiorita del Ristorante Principessa e i balconi delle camere, affacciati sul bacino di San Marco, dove il profumo del mare e la luce morbida pervadono l’ambiente, rendono questo boutique hotel un luogo esclusivo per visitare la città. L’hotel è suddiviso in due parti, un edificio affacciato alla Laguna e un altro situato a pochi passi, nel tranquillo e affascinante campo San Zaccaria, sul quale si erge la meravigliosa facciata rinascimentale dell’omonima Chiesa, opera del pregevole architetto Mauro Condussi.
Questo hotel è legato indissolubilmente all’arte e alla storia di Venezia. In una delle raffinate suite del palazzo era, infatti, solita soggiornare anche Peggy Guggenheim, uno dei nomi di spicco del panorama artistico mondiale. Ancor oggi alla Fondazione Solomon Guggenheim è conservata una foto che ritrae la famosa collezionista e mecenate alle prese con la sua macchina da scrivere alla finestra di un’elegante suite dell’hotel.

Testi a cura di Emanuele Beluffi KritikaOnline

Un sentito ringraziamento ai partners:
Amorim Cork Italia Carlos Veloso Dos Santos
Grafiche Battivelli
Onoranze Funebri Memorial Daniele Marchioni
Tegetes snc

All’Amministrazione Comunale di Conegliano
Fabio Chies Gaia Maschio

In collaborazione con
Associazione Il Pesco Giuliana Tochet
Istituto “costante Gris” Annalisa Basso

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