CHRISTIAN ZUCCONI | Διόνυσος ˄ Xριστός

0 Posted by - February 16, 2016 - Approfondimenti, Kritika segnala

Poteva essere la riedizione pagana dei Vinalia Priora, la festa del vino che il 23 di aprile, secondo il calendario romano, dava inizio alla trance estatica sotto l’egida di Dioniso e Giove assieme.

Ma, politeismo per politeismo, il presente non è tempo né di streghe né di saturnalia e, sine ullo dubio dice il dotto, quello là fuori non è il migliore dei mondi possibili, con buona pace di Leibniz -che pur stimiamo al pari di Spinoza e Hobbes, che infatti stettero lontani dai cacadubbi e furono gran lavoratori.

Poteva ma non fu, perché l’Uomo contemporaneo è catatonico, deframmentato a ogni livello -psicologico, sessuale, culturale, estetico -, schizofrenico, scarnificato, rotto dentro, spolpato dei muscoli come un ramo secco, ferito nella carne, sanguinante, deposto a terra come un Cristo de-santificato e quindi: a quale teatro delle orge e dei misteri volete mai che possa andare?

Ma di che teologia negativa (“che cosa, la tal cosa, NON è?”) stiamo parlando? Chi, l’ultimo dì di festa di questo gennaio né lungo né freddo, fosse stato nel cuore dei Colli Piacentini, avrebbe assistito, negli spazi sacrali di un’antica vinsantaia, all’esperienza performativa dell’artista Christian Zucconi, curata dal critico Filippo Ozzola e resa possibile dall’associazione Probonoartis: basata sulla simbologia del vino e sulle membra frante e ricomposte del nostro corpo sociale e culturale, l’azione ebbe titolo Transference perché, (così Ozzola nel testo di presentazione), si trattò di “un rito collettivo alla ricerca di un’immagine che soltanto il tempo può trasferire”.

Nella fattispecie: Διόνυσος VS Xριστός, Dioniso VS Cristo. Chi conosce la produzione d’arte di Christian Zucconi sa che essa non concede nulla alla redenzione. Di là dai corpi franti (si pensi alla sua Virgo Lactis, Vergine che allatta il Figlio trasfigurata in una Venere scarnificata dalla fertilità avvizzita, ma non priva della sua propria originaria bellezza, declinata per reminiscenza attraverso un raffinatissimo massacro ri-costruzionista della carne), di là dai corpi franti, si diceva, c’è il nulla: lo sperma freddo del Diavolo, se dessimo retta alla tradizione.

E invece, nemmeno quello (ma chi sa, vedrà una traccia di sperma, enfatizzato dalla cera, sul volto di una scultura di Zucconi. E qui ci riagganciamo al tempo presente dell’esperienza performativa: non so più chi, si sperticò in una trattazione filosofica del porno, come se il porno avesse bisogno dell’erezione di un paravento d’eccellenza per introdursi ai genitori della tua ragassaIl corpo della ragassa, del compianto e mai abbastanza apprezzato regista e scrittore Pasquale Festa Campanile).

Non: Dioniso e Giove. Non: Amore e Psiche. Ma: Dioniso VS Cristo. Per citare ancora Ozzola:

di fronte a un corpo a brandelli, pietra e vino transustanziati in carne e sangue, probabile relitto di un violento gesto sacrale originario, partecipiamo, attraverso il tentativo di recuperare la dimensione fertile delle membra ricomposte, a un intenso dialogo con la morte, l’umano, il simbolico

Nessuna redenzione, nessun riscatto: Christian Zucconi, con le sue sculture e ancor di più con questa esperienza performativa, ci dice: “Questo sei tu”.

Il “rituale”, alla fine dell’azione, di ricomposizione delle membra frante, è solo l’esercizio di una pietas (come quando in occasione di un incidente mortale assistiamo alla copertura pietosa del corpo ucciso. O, se vogliamo fare gl’intellettuali, come quando Schopenhauer afferma che l’arte e la morale hanno solo una funzione liberatrice parziale e temporanea dal dolore).

Il vero epilogo non è la deposizione del “Cristo”, ma quello schiocco secco come una frustata delle mani di Zucconi che fanno calare il sipario sulla scena come una risata beffarda e tragica. Perché, come c’insegnano gli antiche letterati Greci, nella tragedia la ragione sta da tutte e due le parti e quindi ci piace dare una lettura apocrifa del vangelo zucconiano: non Διόνυσος VS Xριστός, ma Διόνυσος ˄ Xριστός.

GUARDA IL VIDEO DELL’ESPERIENZA PERFORMATIVA

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