Dal buio del sottosuolo, nei Sotterranei dell’Orto Botanico di Lucca, germogliano suggestive poesie di vita nella mostra Ask the Dust (Interroga la Polvere), aperta dall’11 al 30 agosto, l’atto primo dello scambio culturale tra Lucca e Seoul.
L’esposizione, curata da Maurizio Vanni del Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art – e da Kkokka Lee del K.A.P. – Korean Artist Project – e patrocinata da Arts Council Korea, celebra i 500 anni delle mura cittadine invitando due artisti coreani, Kim Jongku e Kim Seung-Young, a rileggere con delle installazioni site-specific un luogo dove la storia ha lasciato la sua impronta nella polvere, profeta della fragilità della vita, testimonianza del trascorrere del tempo e intrisa delle memorie del vivere.
Le sculture orizzontali di Kim Jongku ricordano la materialità e gestualità Informale, ma si connotano di significati legati all’accettazione della perdita: la polvere di metallo, ora alla base delle sue creazioni, è quello che rimaneva dalla lavorazione delle solide sculture verticali che un giorno gli furono rubate. La perdita diviene uno strato di storia in divenire, la polvere di metallo, a cui l’artista aggiunge polvere di terra, diviene la particella di materia prima dell’ultima fase transitoria verso il dissolvimento nell’invisibile, l’aria. Così l’artista nella città toscana prosegue il gesto che accompagna la sua pratica, la raccolta rispettosa della polvere che si deposita nel tempo creando “le Montagne [i baluardi] che raccontano le storie di altre montagne [i cumuli di polvere]”. La polvere racconta del passato e del futuro. In Mobile Landscape anche la calligrafia, fatta di polvere di metallo, pure diventa parte di questo paesaggio, risposta emotiva e quasi processo catartico di quella iniziale perdita. E come l’uomo e la società contemporanea tutte due le polveri, non essendo solide, si trasformeranno, trovando nuove destinazioni, nuove forme.
Come Kim Jongku anche Kim Seung-Young interroga lo spazio e chiede alle presenze esistenti di raccontare la storia del futuro. I video e i ready/made usuali nella pratica di Seung-Young si slegano dalle problematiche del ventesimo secolo per raccontare le tracce del tempo, intese non come fantasmi di memorie, ma come la forza vitale racchiusa nelle rovine. In Everybody Has a Garden Inside Their Heart l’artista crea attorno a una piccola pianta una metafora del processo ciclico di vita e morte: nel buio la vita ha trovato la strada per esprimersi creando un principio di rinascita, il giardino che è anche metafora di intimità, meditazione e armonia. Ognuno di noi ha un giardino nel cuore, ognuno di noi ha un luogo di equilibrio e vitalità.
Con Ask the Dust i Sotteranei di Lucca diventano un luogo di meditazione. Una musica accompagnerà le vostre riflessioni e dei petali di rosa guideranno i vostri passi, per ricordarvi senza malinconia la fragilità e bellezza della vita. Il Baluardo di San Regolo si pone così tra un luogo fisico e un luogo mentale, tra poesia e meditazione, regalandoci un momento di calma e speranza per un futuro che anche nel buio può trovare la luce e nella perdita l’essenza del vivere.
Ask the dust
Sotterranei Baluardo San Regolo
via del Giardino Botanico 14 (ingresso dall’Orto Botanico)
Lu.C.C.A. Underground + sala Videoarte
Via della Fratta 36, Lucca
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